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"L'Alzheimer si vive, con l'Alzheimer non si convive. Lo vive il malato, lo vive ancor di più chi, a fianco del malato, lo assiste nella sofferenza di non potere essergli d'aiuto alcuno. O almeno così crede. Gli altri, tutti gli altri, hanno di fronte a quella sofferenza un senso di pietà che dura il momento della visione o del suo ricordo che facilmente svanisce sommerso da tanti altri pensieri. E forse anche da altre sofferenze. Ritengo che la malattia di Alzheimer, dal nome del suo scopritore, possa essere raccontata da chi con l'ammalato la vive e impara a conoscerla dal di dentro. Io lo sto vivendo l'Alzheimer di mia moglie Giuliana, solo con la mia famiglia." (l'Autore)